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07 03 2013 | Rimini | Indagine biodigestore, i forestali dai testimoni

Giovedì, 07 Marzo 2013

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Rimini | Incidente biodigestore, i forestali dai testimoni


San Martino in Venti, i testimoni dell’incidente che lunedì scorso ha interessato l’indigesto biodigestore di Ca’Baldacci hanno ricevuto questa mattina la visita dei forestali. Le guardie indagano per conto della procura di Rimini che sul fatto, a seguito di una serie di esposti (da tempo chi abita lì segnala sempre a forestale, vigili, guardia di finanza & co. rumori forti e odori sospetti), ha aperto un’inchiesta. Ai residenti domande su “com’era andata la faccenda di lunedì sera”, su cosa hanno visto e sentito e “su cosa succede all’impianto da quando hanno aperto fino ad oggi”.


Intanto continua la preoccupazione tra i residenti. Adesso dal comitato Rimini Uptown dicono che la situazione si è normalizzatala. “Sì, ma tra virgolette”, spiega Francesco Franceschi. “La verità è che siamo molto preoccupati perché in Germania questo tipo di impianti ha creato molti seri problemi. Esplosioni, incendi, incidenti. Poco lontano da casa mia hanno accatastato la legna, basta una scintilla. Quest’impianto è particolarmente grande, ha grosse potenzialità. Quando le cose capitano non c’è da stare sereni”. Di inquinamento luminoso e sonoro, poi, e di cattivi odori chi abita lì attorno ne risente spesso e troppo, ma le “fuoriuscite di gas sono cosa nuova, non era appena puzza”, spiega Mauro Franceschini.


Sulla pagina Facebook del comitato si è, intanto, fatto vivo un signore che molto candidamente ha detto di essere “il reperibile di turno che è intervenuto lunedì sera”, nega “uscite di gas” e altrettanto candidamente ammette di non aver capito cosa riguardasse l’allarme “perché il computer è scritto ancora in tedesco”. Rassicura sul fatto che quando i tecnici tedeschi andranno via la lingua sarà cambiata.


Torna sul fatto anche Arpa che ritiene di dover fare delle precisazioni. “L’impianto denominato Biodigestore è stato messo in esercizio finalizzato al collaudo in data 14/12/2012 ed il termine del collaudo finale è previsto per giugno 2013. Secondo quanto disposto dalla vigente autorizzazione provinciale “l’esercizio delle attività di gestione rifiuti, fatte salve le fasi propedeutiche finalizzate al collaudo, nonché la prosecuzione delle operazioni già attive R13 e R3, riferite ai rifiuti lignocellulosici, potrà essere intrapreso solo dopo la presentazione della relazione di collaudo delle opere da realizzarsi”.
E poi alcuni resoconti. Rispetto alle emissioni sonore Arpa dice che saranno effettuati rilievi fonometrici presso l’abitazione di uno dei residenti che ne risente di più. Su quelle atmosferiche l’agenzia assicura in accordo con Comune e Provincia, “due campagne di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, della durata di un mese ciascuna, da condurre nel periodo estivo ed invernale. L’individuazione del sito di posizionamento del laboratorio mobile sarà concertata col Comitato Uptown”.


Arpa rileva anche la mancanza di un piano di comunicazione da parte del gestore. Fatto, quest’ultimo, per cui “nei limiti delle proprie competenze, farà il possibile per favorire la comunicazione coi residenti, sia richiedendo un incontro col Comitato Uptown, che riportando nel proprio sito web le informazioni utili a comprendere l’evoluzione del progetto”.


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